IL PROGETTO

Credo nella Bellezza, quella vera. Quella che si cela oltre le apparenze, quella che abbiamo dentro e tutt'intorno. 

Viviamo in una società fatta di standard di bellezza sempre più irreali e irraggiungibili, standard  killer d'autostima che fanno soffrire migliaia di donne della sindrome del "mai abbastanza". Ma la bellezza ha un milione di sfumature e ogni donna merita di sentirsi a suo agio nella propria pelle. 

Ecco perchè ho creato QUEST FOR BEAUTY, un progetto fotografico e di ricerca basato su una domanda: "Cos'è la bellezza?"; un tentativo di riscoprire e ridefinire la parola bellezza e di cambiarne la percezione collettiva.

Nel 2015 ho iniziato a viaggiare in solitaria fotografando e intervistando le donne che incontravo per strada, immerse nella loro vita di tutti i giorni, per scoprire cosa significasse la bellezza per loro. 

A tutte le donne con cui posso comunicare faccio queste 5 domande:

  • Cos'è la bellezza?
  • Qual'è la cosa più bella del mondo per te?
  • Cosa rende una donna bella?
  • Cosa rende una donna non bella?
  • Ti senti bella?


Negli ultimi 5 anni ho ritratto e intervistato centinaia di donne nel mondo, Dopo anni di ricerca, ritratti e analisi di queste 5 semplici domande fatte in 4 continenti diversi, ho scoperto con gioia che la maggior parte delle donne intervistate associa la bellezza non a proprietà estetiche ma astratte, proprietà che non hanno niente a che fare con gli standard impostaci dalla società.


 

LA STORIA DIETRO IL PROGETTO

Una ricerca inizia sempre da una domanda...

Ho lavorato come fotografa di moda tra NYC, LA, Londra e Milano per circa 3 anni, poi un giorno ho iniziato a sentirmi incredibilmente combattuta riguardo al mio lavoro.

Avevo iniziato a notare che quasi tutte le mie amiche—tutte belle ai miei occhi—dicevano spesso cose orribili sui loro corpi e si lamentavano  costantemente del loro aspetto fisico; io stessa ero colpevole, ero convinta di volermi rifare il naso e quando mi guardavo allo specchio a volte mi sono sentivo pensare: "vorrei potermi photoshoppare la faccia sempre".

Un giorno ero sul set in uno studio di Manhattan, stavo scattando una modella di 14 anni e a un certo punto, senza che glie lo chiedessi, ha iniziato a fare pose molto provocanti, troppo provocanti per la sua età, e in quel momento ho sentito un "crack" dentro, e qualcosa si è rotto per sempre.

Ho realizzato che col tipo di lavoro che producevo contribuivo ad impostare degli standard di bellezza irreali che facevano soffrire le mie amiche, me, e tantissime altre donne—a livello emotivo, psicologico, a volte anche fisico; con un passato da ballerina alle spalle conoscevo bene le battaglie con disordini alimentari—standard che perpetuano la disuguaglianza di genere e l'oggettificazione delle donne.

Dopo parecchie ricerche ho capito che i media, l'industria della moda, della bellezza, della chirurgia estetica e della pubblicità si nutrono delle nostre insicurezze e creano questi standard irraggiungibili appositamente per farci sentire insoddisfatte del nostro aspetto, per farci pensare che non siamo abbastanza così come siamo, in modo da venderci più prodotti per "farci sentire più belle".

Le immagini sono strumenti potenti, se usate nel modo sbagliato possono avere conseguenze devastanti. Una volta capito e interiorizzato tutto questo non volevo più far parte di una macchina infernale killer d'autostima. Volevo usare le mie capacità fotografiche per qualcosa di buono, per far star bene le donne invece che opprimerle

Ho iniziato a farmi domande, una in particolare non mi lasciava in pace:

"Cos'è la bellezza?"

Dovevo scoprirlo. Così ho lasciato il mondo della moda e mi sono messa per strada in cerca di risposte.


APPROFONDIMENTI


IL POTERE DELLE IMMAGINI SULLA NOSTRA AUTOSTIMA

Siamo costantemente bombardati da immagini—le pubblicità appese ovunque, le riviste, i social—immagini che raramente riflettono la realtà.

Io le creavo quelle immagini, so che dietro ci stanno ore di lavoro. Per esempio per realizzare le immagini che vedete nelle riviste e nei cartelloni pubblicitari serve: una modella con dei tratti fisici che appartengono a meno del 2% della popolazione; un team di professionisti—make up artist, hairstylist, wardrobe stylists, etc—che controlla ogni dettaglio sul set; luci che nascondono i difetti; e poi tanta post-produzione e photoshop. Nel immagine finale la ragazza nella foto non assomiglia nemmeno più alla ragazza nella foto. 

Eppure noi guardiamo la ragazza nella foto e ci sentiamo inadeguate e mancanti perchè non le assomigliamo. Ci sentiamo così perchè lei —alta, magra, giovane, naso piccolo e tratti del viso simmetrici—è lo standard che ci viene propinato come unico e assoluto, l'ideale di bellezza che la società ha scelto per noi. 

Quel tipo di immagini sono ovunque, online e offline, ci vengono sbattute in faccia a centinaia, a volte migliaia, ogni giorno. E quando la maggior parte delle immagini che assorbiamo rappresenta una perfezione impossibile da ottenere, il nostro senso della realtà viene distorto, facendoci sentire "non abbastanza" e in dovere di assomigliare a quello standard. Ma non ce la faremo mai, perchè quello standard è irreale e irraggiungibile.

I media, l'industria della moda, bellezza, chirurgia estetica e pubblicità, guadagnano grazie alle nostre insicurezze, insicurezze che sono proprio loro a creare, riempiendoci di immagini di donne perfette senza mai far vedere quelle di donne normali. Ci fanno sentire insoddisfatte e insicure cos' da farci comprare più prodotti per sentirci più belle. Un circolo vizioso e malato.

Questi standard tossici influenzano la nostra vita e come la viviamo, oggetificano la donna, perpetuano la disuguaglianza di genere, e creano sofferenza emotiva, psicologica e spesso anche fisica—la depressione, l'ansia, le dieti perenni e i disordini alimentari. Ultimamente anche gli uomini iniziano ad essere influenzati da tutto questo ma le donne rimangono indiscutibilmente le vittime più targhettizzate e influenzate, e le adolescenti sono quelle più a rischio.

Bisogna dire BASTA! Basta a standard che non riflettono la vera bellezza. 

La bellezza ha molte taglie, età e colori della pelle, non dovremmo aspirare a ideali killer d'autostima ma abbracciare le nostre imperfezioni e imparare ad amare noi stesse e i nostri corpi così come sono.

È ora di cambiare le cose, stravolgere questi standard, normalizzare la bellezza, avere media più sani e un assunzione di immagini più responsabile.

Join the Quest!



MEET THE PHOTOGRAPHER - SARA MELOTTI


Sono la fotografa e la penna dietro a QUEST FOR BEAUTY.  

Sono un artista no-bullshit con un indole sovversiva. Nata in Italia ma made in NYC, ex ballerina, ex fotografa di moda, oggi viaggio il mondo  per raccontare storie e trovare Bellezza, il tipo vero di bellezza: quello dentro e tutt'intorno a noi.

Scoprite di più su di me, la mia storia e il mio lavoro QUI

Su instagram  @saramelotti_


 

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